Il Grignolino è un vitigno a bacca nera originaria delle colline comprese tra Asti e Casale Monferrato. Sembra prendere il nome dal gran numero di vinaccioli, le grignòle in piemontese, che lo contraddistinguono. La prima testimonianza è affidata ad un documento ecclesiastico datato 1246, in cui compare con il nome di Barbesino o Barbexino.

Senza aver mai praticamente mai superato i confini regionali, tranne alcune piccole coltivazioni in Lombardia, il Grignolino ha conosciuto alterne fortune. Dopo un lungo periodo in cui dominava assieme alla Barbera le colline del Basso Monferrato, è stato gradualmente sostituito con altri vitigni, più facili da lavorare e commercialmente più appetibili.

Tannico, dal tenue corpo e colore, questo vitigno venne riscoperto dal grande Luigi Veronelli, che lo definì ‘anarchico testabalorda’. Attualmente vive una fase di grande vitalità, grazie all’impegno di tanti produttori ben determinati a valorizzare un’uva dalla forte impronta identitaria.